Porre al centro una riflessione sul tema della democrazia vuol dire riflettere sul nucleo centrale della nostra convivenza civile. E’ stato questo il tema conduttore della 50ª Settimana dei Cattolici Italiani tenutasi a Trieste dal 3 al 7 luglio scorso: “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”.
Poiché la democrazia non è mai una conquista perenne, è sempre necessario adoperarsi concretamente affinché ogni cittadino sia nelle condizioni di poter, appieno, prendere parte alla vita della Repubblica. A tale proposito desta quindi particolare attenzione se in una democrazia vi è una crescente rinuncia all’esercizio del voto da parte della maggioranza degli elettori. I diritti, infatti, come ci ha ricordato il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento di apertura alla Settimana sociale, “si inverano attraverso l’esercizio democratico. Se questo si attenua, si riduce la garanzia della loro effettiva vigenza. Democrazie imperfette vulnerano le libertà: ove si manifesta una partecipazione elettorale modesta” [1]. Non va pertanto confuso come esercizio di democrazia il parteggiare con il partecipare.
Papa Francesco nel messaggio finale alla settimana sociale, afferma infatti che: “la democrazia richiede sempre il passaggio dal parteggiare al partecipare, dal “fare il tifo” al dialogare, pensarsi come popolo e non come io o il mio clan, la mia famiglia, i miei amici” [2]. La democrazia è quindi un governo di popolo, ma non solo; la democrazia è governo per il popolo. E’ cioè uno stare insieme che genera legami che scaturiscono e si rafforzano quando ciascuno è valorizzato. “Ogni persona ha un valore; ogni persona è importante” [3], per citare ancora Papa Francesco che nel messaggio finale alle settimane sociali attinge a piene mani alla feconda ricchezza della dottrina sociale della Chiesa sempre aperta e attenta all’uomo ed alle sue evoluzioni. Sappiamo che per definizione, la democrazia è un esercizio dal basso, legato alla vita di comunità, è un camminare insieme è “scommettere sul tempo, avviare processi, non prendere luoghi” [4]. Avviare processi per “organizzare la speranza” è più importante che occupare spazi perché senza speranza si amministra il presente ma non si costruisce il futuro.
Quale compito allora per un’associazione di cittadinanza attiva quale Città dell’Uomo? La risposta la fornisce lo stesso presidente Mattarella nell’esortazione finale del suo discorso alle settimane sociali e cioè essere “alfabeti nella società” [5]. Per dirla alla don Lorenzo Milani “solo la lingua fa eguali”. Il nostro impegno da singoli o da gruppi organizzati è quello di contribuire ad una “alfabetizzazione” dell’attuale società con tutte le sue complessità legate anche all’elevata evoluzione tecnologica che sollecita ulteriori questioni di carattere etico e morale. Battersi quindi affinché non vi possano essere “analfabeti di democrazia” è una causa primaria, nobile, che ci riguarda tutti, non soltanto chi riveste responsabilità o esercizi di potere.
Pensiamo di aiutare questa “alfabetizzazione” della società anche attraverso il nuovo strumento di cui ci siamo dotati ovvero la rivista on line “La lanterna – Cercando l’Uomo”.
Uno strumento che già dal suo nome è aperto a quanti vorranno adoperarsi nel fare rete ed offrire il loro contributo di pensiero su quel cammino comune che alimenta la democrazia: un cammino di dialogo, mediazione, convergenza, relazione, incontro, di “ricerca dell’Uomo” come afferma Diogene, per una crescita comune animati da quel senso di speranza senza la quale saremmo “equilibristi del presente e non profeti e costruttori del futuro” [6].
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[1] Sergio Mattarella, Messaggio di apertura in occasione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia – 3 luglio 2024 – Trieste.
[2] Papa Francesco, Messaggio di conclusione in occasione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia – 7 luglio 2024 – Trieste.
[3] Ibid.
[4] Ibid.
[5] Sergio Mattarella, Messaggio di apertura in occasione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia – 3 luglio 2024 – Trieste.
[6] Papa Francesco, Messaggio di conclusione in occasione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia – 7 luglio 2024 – Trieste.